Vedere gli oggetti non per il loro uso, ma collocarli e contestualizzarli ironicamente giocando con la loro forma: è questa la “poetica”, ma molto probabilmente è più un gioco, di PES, pseudonimo di Adam Pesapane, che unendo pura stupidità bambinesca ad una perfetta padronanza dell’inflazionato stop-motion, sforna corti dall’alto potere virale raramente più lunghi di un minuto.
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Grato all’eredità del surrealista ceco Jan Švankmajer, come molti suoi colleghi d’altronde (da Tim Burton a Terry Gilliam), PES annovera tra i suoi fan anche Michel Gondry che parla dell’esperienza visiva dei suoi corti come “milioni di idee che scintillano ed esplodono”.
Ovviamente fedele alla linea è il suo ultimo progetto, “The Deep”, forse più raffinato nei toni rispetto ai precedenti ormai illustri (“Roof Sex”, “KaBoom!”, “Game Over”, “Western Spaghetti”), ma ugualmente brillante e carico di spirito.
Articolo redatto da Francesca Cutini
febbraio 4th, 2011 at 10:21
fantastico!
marzo 9th, 2011 at 11:30
Favolosa, adoro i metalli e vederli resi in questo modo…
Francesca Cutini mi è sembrata annoiata dalla grande quantità di stop-motion che girano in rete…
E dire che ho appena caricato una poesia di Brel con quella tecnica!
http://www.youtube.com/watch?v=PRUxCX2XjrU
marzo 12th, 2011 at 15:57
Non sono annoiata, anzi…mi incuriosisce vedere come una tecnica che sostanzialmente rimane sempre uguale a sè stessa renda in modi del tutto diversi a seconda di chi la mette in pratica
ps: molto carino il video
settembre 27th, 2011 at 14:16
ma è me ra vi glio sooooo!
è una tecnica spettacolare, mi ha lasciato di stucco perché è una cosa che non avevo visto prima… al giorno d’oggi è difficile soprendere con una novità che sia *originale* per davvero.
ottobre 30th, 2011 at 14:29
E’ bellissimo, complimenti!
Elementi normalissimi utilizzati con una tecnica che rende un effetto nuovo e originale, wow!