L’artista di strada inglese Banksy (la cui identità è ancora un mistero) è diventato regista della controversa sigla d’apertura dell’episodio de I Simpson, MoneyBart, trasmesso domenica negli Stati Uniti. La sequenza dura quasi due minuti e inizia alla stessa maniera con il tag del graffittaro sui vari muri della città di Springfield. Poi, come si vede la più famosa famiglia americana seduta sul divano, la scena cambia con la visione di un seminterrato cupo e affollato dove, come in una catena di montaggio, decine di disegnatori asiatici lavorano sui suddetti cartoni animati e vengono impiegati i bambini per i lavori più pericolosi. In questi fabbrica lugubre vengono prodotte le magliette dei nostri beniamini e i bambolotti di Bart Simpson vengono riempiti con il pelo di tanti gattini. La sigla finisce con l’immagine degli studio della 20th Century Fox circondati da reti col filo spinato.
L’ispirazione per tale sequenza sono state le voci che la serie animata più longeva della storia della televisione venga realizzata in buona parte nella Corea del Sud. A quanto pare la realizzazione ha avuto i suoi problemi a causa di dispute a riguardo dei broadcasting standards (le regole dell’osservatorio governativo sulla programmazione radiotelevisiva) e minacce di sciopero da parte del dipartimento d’animazione.
Insomma quel genio di Matt Groening non finisce di stupirci.
Articolo redatto da Sergio Damele
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