Lo scrapbooking non è solo un metodo per sistemare e conservare in maniera kitch le fotografie del viaggio di nozze, ma specialmente oltreoceano questa pratica è un rispettabilissimo hobby in cui si riversano creativamente i propri ricordi su supporti di qualsiasi tipo.
Questi collage che puntano a ricreare emozioni ed atmosfere del passato possono rappresentare, quando correlati da schizzi e ricerche di partenza, un’importante tappa del processo di ispirazione di un qualsivoglia progetto, ed è questo il concetto alla base del nuovo video dello studio grafico FIELD:
MUSE è la rivisitazione del loro digital-graphic-scrapbook frutto di un lavoro di tre anni svolto cavalcando con metodo l’irrequietezza dei nuovi media.
Le immagini, vivificate dallo stesso spirito che anima la natura, la scienza e l’arte moderna, vengono proiettate inizialmente su un paesaggio lunare per poi diventare metaforicamente un flusso che accorpa le più disparate energie e risorse, che sfocia in un brodo primordiale di input e che sottende a quel ribollire di processi mentali proprio del processo creativo.
Da un punto di vista strettamente tecnico non c’è nulla di innovativo se non lo scenografico contrasto tra una simulazione di fluidi molto realistica, ottenuta probabilmente animando ad hoc un piano 3D, e un effetto cromatico molto psichedelico che rinviene secondo un gioco di trasparenze.
Soundtrack by David Kamp.
Articolo redatto da Francesca Cutini
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