Tesi di laurea – Steel life

Tesi di laurea – Steel life

Spesso qualcuno ci dice di essere parecchio “esterofili” pur essendo “motiongraphicspuntoIT” ed in effetti non possiamo negare la netta prevalenza di recensioni su materiale straniero rispetto a quello italiano, ma c’è da ammettere che è proprio quel materiale che spesso diventa fonte di ispirazione e ci insegna qualcosa.
Oggi vorremmo mostrarvi il progetto di Mathieu Gérard (neolaureato in Arte e Tecnologia dell’immagine all’università di Parigi) che ha portato come testi di laurea. Il titolo è “Steel life” un cortometraggio in CG veramente interessante, non è solo bello… è fatto bene. Ovviamente non è piovuto dal cielo, è sicuramente frutto di tanto lavoro.
Forse questa per qualche neolaureato italiano (in materie inerenti ovviamente) potrebbe risultare una provocazione, beh in effetti lo è. In quanti potete vantare un biglietto da visita post laurea (la tesi di laurea dovrebbe esserlo) un progetto già premiato per ben 11 volte? E non ci parlate solo di congiunzioni astrali negative o del docente del mesozoico che vi ha fatto scrivere il papiro con presentazione power point allegata.

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35 Comments For This Post

  1. diocleziano Says:

    Il video è sicuramente interessante, ma non capisco l’affondo ai neolaureati. Che io sappia in Italia non esiste nessuna facoltà che si occupi di queste cose. Sto tipo come l’ha trovata un’orchestra di 30 elementi? Secondo me sarebbe più sensato criticare il sistema formativo italiano piuttosto che i giovani videomaker nazionali, che si nutrono unicamente di tutorial e di scuole private fregasoldi.

  2. elia Says:

    diocleziano ha stra-ragione;no comment.

  3. david Says:

    mah…
    a mio modesto parere manca innanzitutto una storia.
    il “corto” così si riduce ad un montage di “effettoni” – per altro non originali – che sembrano essere stati messi insieme da lavori diversi fatti nel corso degli anni.

  4. marco Says:

    questa è sicuramente poesia…

    ma noi siamo ciò di cui ci nutriamo, e un talento se non alimentato rimarra sempre una larva di quello che potrebbe essere in atto, rimane solo “potenza”…

    il nostro paese si fonda sull’egoismo…

    ispirateci pure… però o promuovete l’estetica o promuovete valori scegliete voi
    non giustificatevi… se cercate anche da noi si trova

    l’italia non sarà mai all’interno di certi crismi.

  5. pixel Says:

    ragazzi ma che dite… non date la colpa alle scuole… se si vuole fare una bella figura alle varie tesi e se si hanno le capacità si può fare quello che si vuole. Anche un corto così.

    Avrei tanti esempi di gente che ha fatto scuole di poco valore ma che nel lavoro vero spacca.

    Non nascondiamoci dietro all’ipocrisia.

    “Noi siamo quello di cui ci nutriamo”, vero, ma ormai con internet non abbiamo più scuse, non siamo legati al nostro territorio, abbiamo davanti esempi da tutto il mondo.

    SVEGLIA!!!!!!!

  6. francesco Says:

    Diocleziano ha sicuramente ragione. A parte Ied e NABA, scuole private non accessibili a tutti dove non si fa quanto si dovrebbe fare, esistono solo pochi indirizzi universitari di questo tipo, e anche in quelli la formazione rispetto alle scuole europee o d’oltreoceano è di gran lunga inferiore.
    Come dice pixel di certo anche in Italia ci sono dei casi di eccellenza, ma per rendersi conto di come sia più dura la vita per un videomaker, un motion designer, un 3d artist italiano basta leggere questa bella intervista pubblicata la settimana scorsa su motionographer: http://motionographer.com/2009/07/29/marco-iozzi-look-development-portfolio/#more-17363

    ciao

  7. fede Says:

    tutt`invidia direi…per un lavoro molto professionale in ogni frame. molto gusto, cosa che i giovani italiani nn hanno…e tutto cio sta nell esterofilia ipocrita che nemmeno e capace di copiare come invece questo ragazzo ha saputo fare con poco! un oggetto un sfondo simulazioni nette ma efficaci, beh direi bimbi cresciamo! all estero c`e gente che ne sa! e chi ne sa in italia o scappa o ha una poltrona sotto il culo….

  8. MotionGraphics.it Says:

    bravo fede, hai pienamente ragione, ragazzi svegliamoci!

  9. diocleziano Says:

    Ma svegliarsi da che? Tutti siamo coscenti della superiorità straniera nel mondo della postproduzione video. Io stesso vivo all’estero per questo motivo.
    Ricordo che trovare una telecamera in prestito al DAMS o a Comunicazione è di fatto impossibile, per non parlare degli obsoleti laboratori per il montaggio. La facoltà di comunicazione audiovisiva esiste in tutto il mondo a parte che in Italia.
    La mancanza di soldi per comprare luci, computer e telecamere è la spiegazione a questa situazione medioevale.
    E le scuole private? Loro i soldi ce li hanno, ma sono spesi bene? I 6000 euro annuali dello IED valgono la sua offerta formativa? Quà non entro nel merito, perchè non ho un esperienza diretta.

    Siamo tutti coscenti del nostro livello nazionele. Si cerca solo di RICORDARE che la Facoltà di Arte e Tecnologia, di cui il signor Gérard ha evidentemente fatto buon uso, in Italia non è mai esistita e probabilmente non esisterà mai.

  10. Stefano Paron Says:

    La situazione scolastica italiana è disastrosa dalle elementari all’università! L’unico modo per poter imparare qualcosa di veramente avanzato è frequentare i corsi online che sono accessibili in tutto il mondo allo stesso prezzo: migliaia di dollari.
    Bisogna educare prima di tutto professori e gli art director delle agenzie pubblicitarie, dovremmo liberarci dalle pubblicità con comici idioti e veline con le tette al vento…. un po di confronto con l’estero fa bene…

    comunque qualche studente in italia che si da da fare c’è:
    http://vimeo.com/2341387

  11. Rosa Says:

    ragazzi non scherziamo, ormai è diventata una canzoncina che il sistema scolastico/universitario qui in italia non funziona, che ci sono lacune enormi… ma chi esce da quel sistema lacunoso siamo NOI. Ci sono molte facoltà dove come tesi di laurea si possono portare progetti video, es. design al politecnico… ci arrivano molte tesi di laurea “video” che purtroppo non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quella del francese Gerard. Perchè? Perchè l’università non funziona? Ma va, diciamocelo, non ci va di farci sbattimenti, di stare li un po’ di mesi col culo attaccato alla sedia ad impazzire.

  12. crayon Says:

    L’unica cosa che mi emoziona di questo video è la musica.

    Fatto benissimo, eh per carità, ma se si valuta il lavoro nel suo complesso e non solo “quanto ci sta dentro il tipo con gli shader”, non mi convince, forse perchè la storia non c’è.

    Comunque aveccela! un’orchestra da 30 elementi.

  13. Pianto Says:

    Rispondo a Pixel e a Rosa.
    Ciao io sono uno di quelle persone che ha frequentato “scuole di poco valore ma che nel lavoro vero spacca” (forse non proprio :p).
    Sono il ragazzino che passava le giornate avanti al computer a cercare di capire come funzionasse 3d studio, Maya o qualunque altro sw di grafica. Sono quel ragazzino che non aveva internet a casa e che cercava di prendere informazioni da alcune riviste che trovava in città. Nel mio paesino il giornalaio non era molto fornito. Sono quel ragazzino che ha frequentato l’Accademia di Belle Arti pagando per l’iscrizione una misera cifra se paragonata alla sola rata semestrale de “Arts et technologies de l’image”. Sono quel ragazzino che ha portato alla discussione della sua tesi un corto d’animazione creato tutto da solo senza la guida o il consiglio di nessun docente. No che il mio relatore non fosse disponibile (succede anche questo: relatori pazzi scatenati che puntualmente spariscono, professori che non possono seguire i loro laureandi perché “hanno da fare”)tutt’altro, ma certo non poteva consigliarmi su argomenti che lui ignorava.
    Detto questo posso concludere che è l’università che non funziona, non è ipocrisia, i ragazzi volenterosi ci sono, soprattutto in questa materia spinti da una forte passione per la grafica.

  14. pixel Says:

    Ciao Pianto, ma è appunto questo che intendevo io. Non nascondiamoci dietro alla scuola che non funziona, ci sono le persone brave come te che spaccano. Io stesso contemporaneamente alla laurea mi sono formato tecnicamente da solo. Non nascondiamoci dietro all’italia che non va, siamo noi che dobbiamo emergere.

  15. Pianto Says:

    Hai scritto che all’università ti sei formato tecnicamente da solo, convieni con me, quindi che l’Università italiana non funziona. Allora ti faccio una domanda:
    Ma non avresti preferito che per la tua formazione tecnica, dato che hai paga per quell’istruzione, ci fosse stata una guida che ti sapesse consigliare e guidare?
    Son d’accordo che siamo noi che dobbiamo emergere, ma questo non significa che dobbiamo vedercela per forza da soli.

  16. Pixel Says:

    Hai ragione, sarebbe stato meglio se qualcuno mi avesse insegnato ad usare i programmi, ma per fortuna mi hanno dato una preparazione culturale piuttosto che tecnica, molto più importante rispetto ad imparare uno specifico programma. I software cambiano, ci saranno sempre dei ragazzini appena sfornati più bravi ad usare un determinato programma. La differenza per fortuna la fa la testa, le idee e una solida base culturale.

    Poi dipende tutto da che lavoro vuoi fare. E’ logico che un 3d artist o un montatore devono essere sempre sulla cresta dell’onda per quanto riguarda vari aggiornamenti software…

  17. Alessio Says:

    ciao!!
    Io sono uno studente che disegna e realizza video in 3d.
    Il video è bellissimo, fatto benissimo, è vero il lavoro c’è ma non c’è un concetto, non esiste un perche di questo video, o se esiste non si capisce…a me sinceramente faceva un po addormentare anche se era bellissimo…io penso che i video realizzati con queste tecniche debbano dare concetti suscitare sensazioni e sentimenti perche anche se fatto bene rischia di diventare comunque noioso.
    PS per quanto riguarda l’uni io penso che a lezione i prof. non possono essere in grado di insegnarti tutti i metodi di realizzazione 3d perche sono troppi e non si riesce ad apprenderli tutti( soprattutto con un semestre)quindi lo studente se vuole puo trovare tutte le risposte che vuole su interent al momento che servono…ciao ciao

  18. iPack Says:

    clap…clap…clap!
    raga ineccepibile tecnicamente perfetto inchiniamoci di fronte a cotanta bravura e sto ragazzo andrà dritto alla Pixar e tutti gielo auguriamo…
    ma è troppo strano che un lavoro del genere sia una tesi di laurea, o no? tanti strumenti, tante capacità direi sprecate…un concetto, un’idea, na cosa, no niente bello bello in modo assurdo e basta alla Zoolander!
    Capisco che Arte e Tecnologia dell’immagine sia sicuramente un’università molto tecnica, e che in italia un lavoro del genere sia fantascienza, ma annullare così il pensiero mi sembra davvero eccessivo, anche dietro a certi “papiri” ci sono dei ragionamenti e dei concetti…bah non lo so, così avanti eppure così indietro, bello e sterile. X concludere scusate ma quale ipocrisia? nascondersi dietro a cosa? è un dato di fatto che la formazione contribuisce a migliorare, ma se non è adeguata non vuol dire che non si provi a crescere comunque, com’è un dato di fatto che sto ragazzo è un mostro di bravura e ha anche frequentato una signora università…
    si fa quel che si può!
    ciau!

  19. giovanni Says:

    Ciao,
    avevo visto questo video qualche mese fa su vimeo e c’ero rimasto un po’ male…
    nel senso che anche io sto facendo la tesi di laurea (al politecnico di milano design della comunicazione) e a veder quella roba lì mi sono sentito un asino…
    credo cha abbiate tutti un po’ ragione.
    Quanto potrà costare frequentare quel corso? e disporre (lascia stare l’orchestra) di un’attrezzatura adeguata? E’ vero che uno può sbattersi da solo per imparare, ma è anche vero che le università dovrebbero fornire i mezzi adeguati, non mandarti a fare in culo bestemmiando se chiedi di usare una video camera! (a me e al mio collega è successo!!!)
    E non nascondetevi dietro alla storia, non è detto che ogni video si basi sulla narrazione, nessuno di voi conosce, se c’è, l’antefatto teorico della tesi del tizio francese, quindi criticarlo per quel motivo mi sembra un po’ superficiale.
    Bravo gerard e brava l’università di parigi ecc ecc

  20. Pianto Says:

    Pienamente d’accordo con giovanni!!!

  21. GF Says:

    Qui si sta facendo una lunga polemica sul sistema universitario italiano, notoriamente disastrato, invece di commentare il video, che tuttosommato non e’ un capolavoro. Ha un’idea di fondo vagamente new age, che richiama nettamente molti videogames giapponesi, sviluppata con atmosfere suadenti certo, ma abbastanza comode e convenzionali (smoke, frustate di luce, simulazioni di liquidi). Con un video non si dovrebbe dimostrare quanto bene si sappia usare il Max, Maya, After Effect e comp. I sw sono strumenti, l’idea artistica e’ invece l’obiettivo ed il nostro amico francese in questo si dimostra piuttosto acerbo. Il lavoro non e’ neppure originale. Certo il ragazzo ci sa fare di CG ma prenderlo ad esempio per screditare l’intera universita’ italiana mi sembra sinceramente esagerato.

  22. Alessandro Says:

    A me sembrano esagerati (esageratamente fuori luogo) tutti i commenti che screditano questo video, che si impuntano inutilmente sull’università italiana, e che divagano sul fatto che essere un buono studente e buon motiongrapher possa essere un binomio scindibile, o anche solo da prendere in considerazione come binomio.

    Questo video non ha contenuto, tanto quanto DeChirico disegnava manichini e Dali’ orologi sciolti.
    Il fatto che ci sia un uso di alto livello degli effetti, non vuol dire che non ci siano contenuti.
    Il fatto che una lezione sia difficile da comprendere non fa del professore uno scemo.
    Vi siete bloccati a quegli effetti e non avete saputo dire niente di meglio che “begli effetti, video insensato”. Il video ha un titolo ben preciso, che parla non solo di se, ma anche dei secoli di nature morte che lo hanno preceduto. La natura morta che non si è mai mossa avvolge l’architettura, e tutto quello che non è mai stato mostrato su un documentario di National Geographics (il sole e i suoi moti millenari in un flash), adesso è in cima a questa colonna di banalità (forse le mie comprese). Dire che non ci sono contenuti è come dire che Ratatouille è solo un film per bambini. O forse è solo dire che dei mille livelli di lettura che potevamo farne siamo cascati nel più banale, che è il solito pappone di critica/autocritica alla scuola-università-sistema d’istruzione. Non voglio fare il sofisticato, ma dopo due anni che seguo la Motion Graphics, mi sono anche un po’ scoglionato dei video truzzi e pop, dei commercial che non hanno un committente noto, ma solo altre mille fotocopie, e delle tesi di laurea in stopmotion dove si fanno i complimenti a una persona solo perchè ci ha buttato 5 mesi che avrebbe potuto usare per fare qualcosa di più utile per se stesso. Magari non riuscirò mai ad arrivare ai livelli ai quali io ambisco anche solo come spettatore, ma sono ne’ invidioso, ne’ tirchio di applausi per chi se lo merita. Evidentemente noi ci meritiamo più contenuti e meno delicatezza, più “Bicicle Trip” che ci facciano accontentare di essere italiani, piuttosto che orizzonti a cui buttare un occhio con dignità per noi e per gli orizzonti.

  23. Pianto Says:

    per GF: Il video del nostro amico francese non è evidentemente un capolavoro ma sicuramente è un video tecnicamente valido, è un video gradevole alla vista, un video armonioso e delicato nel montaggio. Io proprio non me la sento di parlare di “idea artistica” come obiettivo unico, perchè poi qual’è il significato di idea artistica?…Scrivi di originalità; devo dedurre che attribuisci l’artisticità di un’opera solo dal livello di originalità? Se la risposta è affermativa non ho più nulla da replicare, abbiamo una concezione di arte troppo differente.

    per Alessandro: Ho cominciato a parlar male dell’istruzione italina solo perchè è stata chiamata in causa e non perchè senta un particolare rancore verso l’università italiana. Per il resto condivido pienamente il tuo pensiero ma non ho ben capito se la frase “Questo video non ha contenuto, tanto quanto DeChirico disegnava manichini e Dali’ orologi sciolti.” è scritta in senso ironico. Io sicuramente avrei scritto questa frase in tutta la lucidità mentale :D

  24. Alessio Says:

    Caro Alessandro, non vorrei essere polemico ma visto che tu lo sei stato contro tutto e tutti lo sarò.
    Come fai a dire che De Chirico o Dali non avevano contenuti??? gia da questa affermazione si capisce che forse tu non sai cosa significa CONTENUTO AERTISTICO….ogni opera d’arte non è fine a se stessa (per le maggior parte delle opere almeno)non lo puo essere, anche un video deve avere un concept (concetto) perche altrimenti è solo un video.
    Personalmente amo quando un quadro o un testo o un video mi trasmette delle sensazioni, delle emozioni e mi fa pensare.
    Nessuno penso ha scritto che gli alti effetti non si associano ai contenuti, ma bensi chi ha podotto il video non l’ha associati.
    Un video non puo essere intrinseco, ma bensi si deve capire anche se non leggi il titolo del video!!!, poi la cosa è soggettiva e quindi ognuno ci vede quello che ci vuole vedere (sempre relativamente al contenuto del video), quindi non si puo nenache dire che siamo caduti nella questione piu banale(e cioè la tecnica,perche penso fondamentale in blog come questi)
    In ultimo penso che non siano accettabili le critiche mosse ai ragazzi che scelgono di lavorare per la loro tesi in video stop motion prima di tutto perche penso che tu non abbia mai visto i contenuti e i relativi risultati di tutte le tesi di laure d’Italia e secondo anche quello sono soggettivi,poi non è uno spreco di tempo se s impara una tcnica lavorando per la propria tesi (non serve a quello l’universita -IMPARARE- ) che pensi che solo quelli che si interessano come te da due anni possano produrre stop motion??…..uno studente

  25. Pianto Says:

    Scusate se replico, ma visto che molte persone ignorano il significato di CONTENUTO ARTISTICO, inviterei Alessio a delucidarci.
    GRAZIE da parte di tutti gli ignoranti! :D

  26. Alessandro Says:

    Carissimo Alessio.
    Se avessi letto la mia frase con la stessa chiave di lettura con la quale mi hai illuminato sul senso di contenuto artistico ti sarebbe stato chiaro il paragone secondo il quale Dali’ non dipinge SOLO orologi sciolti, DeChirico non dipinge SOLO manichini, tanto quanto Mathieu Gérard non è bravo SOLO negli effetti speciali.
    Non sto’ a ribattere su ogni singolo punto della tua risposta perchè non è una discussione alla Maria de Filippi e mi dispiacerebbe (più che farvi arrivare la mia opinione) che diventasse tale. Non sono d’accordo con te su molti aspetti, primo su tutti col fatto che ti sia firmato come “studente”, come se questo dovesse attirare dalla tua tutti gli studenti universitari dell’ambito (me compreso quindi). Oltre questo, è inutile parlare di concept, come se un “concept” per definizione sottintendesse un aspetto artistico. L’esempio della stop motion è un esempio a caso fra i tanti che potevo fare. Il senso di questo esempio è che la stop motion è una tecnica “povera” rispetto a tante altre e usarla senza CONTENUTO ARTISTICO (anche se detta così è di un vago vergognoso) vuol dire che una tesi di laurea è solo la verifica di quanto uno sia bravo a fare fotografie e montarle su Premiere anche se queste fotografie non fanno altro che raccontare una favola quasiasi. Guarda PES se vuoi, o uno qualsiasi che con la stop motion sa fare il suo, e riuscirà a farti capire, meglio di quanto io saprei fare con le parole, che cosa significa avere un progetto/concept/qualcosa da dire. E indico PES per ritornare al punto principale: io non penso di poter insegnare niente a nessuno, per questo mi sforzo di riconoscere chi ha da insegnare pacchi di cose.

  27. GF Says:

    Caro Pianto, ognuno ha la sua visioni dell’arte, e sono tutte da rispettare. Per me l’originalita’ e’ importante. In me le copie ben fatte o mal fatte non hanno mai stimolato grande entusiasmo.
    L’idea e’ altresi’ fondamentale. Un’opera che in ogni frame sembra un manifesto delle ultime plugin di CG, dal trapcode particular, al Realflow non mi interessa in egual misura. Mi interessa invece che l’opera abbia una idea forte, che “parli”, magari anche imperfetta ma comunicativa. In fondo l’arte e’ espressione a meno che il video, le immagini in movimento, non siano da considerarsi un trastullo tecnologico e allora non avrei piu’ nulla da obiettare e direi che questo video e’ un grande lavoro.

  28. bastaaaaaaa Says:

    Subito ci si diverte anche a leggere ma dopo un po bastaaaaaaaaa!!!!
    chiudete il post!!!!!!!!!!!!!

  29. Pianto Says:

    per GF: ho scritto in precedenza “Scrivi di originalità; devo dedurre che attribuisci l’artisticità di un’opera solo dal livello di originalità? Se la risposta è affermativa non ho più nulla da replicare, abbiamo una concezione di arte troppo differente.”

    per bastaaaaaaa: se il post ti tedia non leggere, non credo che qualcuno ti obblighi a farlo. ciao “moderatore”

  30. basta Says:

    mi tediaaaaaaaa?!?!?!?
    ma se mi fate morire dal ridere…soprattutto quando si cade nel ridicolo.
    ciao

  31. Pianto Says:

    felice di farti sorridere

  32. John Says:

    Io sono del parere che certi livelli si possono raggiungere solo se si studia tanto. Chi ha la fortuna di vivere negli USA o in città europee di un certo tipo, può percorrere un percorso più di privilegiato e veloce rispetto ai nostri studenti italiani. Qui in Italia è tutto alla “volemose bene”. Se uno va avanti è perchè si spacca la testa a leggere tutorial, a provare, a scaricare pdf e confrontarsi con gli altri magari sui forum, non certo perchè nella facoltà di Scienze della Comunicazione o al Dams c’è qualcuno che queste cose te le possa insegnare veramente – forse perchè manco lui le sa. Quindi è inutile parlarne più di tanto. C’è solo da sperare che da noi ci siano sempre più persone talentuose in grado di annullare il divario formativo tra noi e l’estero, andando avanti da sole e sperando che poi possano entrare nell’istruzione e aiutare tutti gli altri a sviluppare il proprio potenziale creativo. Sono del parere che anche TU (persona generica) puoi fare una cosa del genere, solo che TU, lo fai dopo 10 anni da autodidatta, quello i lo ha fatto in 3 anni di università, dove tutto gli viene esposto per bene e ha possibilità di capire molto bene come funzionano le cose. Sono 8 mesi che cerco finanziamenti per la realizzazione di un corto di fantascienza italiano…indovinate ancora a che punto sono…

  33. Mark Says:

    Una Facoltà che ti permetteva di indirizzarti a questi studi c’era, ma come tutte le cose belle l’hanno chiusa era Grafica e Progettazione Multimediale a Roma io ero uno studente e c’erano dei corsi troppo belli che ti aprivano gli occhi sulla computer grafica, però è tutto finito per dar da mangiare all’ Istituto Quasar ovviamente una scuola privata…bleah che schifo!

  34. Ebbasta Says:

    Ahahahah senti che me tocca legge, sempre le solite critiche all’italiana…

    “a mio modesto parere manca innanzitutto una storia.
    il “corto” così si riduce ad un montage di “effettoni” – per altro non originali”

    Sapete come dicono gli anglosassoni?

    “He who can, does. He who cannot, teaches.”

    Ma nel vostro caso “chi puo’ fa, chi non puo’ critica”

    ahahahahah non voglio leggere gli altri commenti perche’ me vengono i brividi

  35. Alberta Pota Says:

    Credo che sia un buon progetto di tesi, non soltanto ben curato ma anche molto emozionante. In Italia le scuole, gli istituti, le università che trattano questi temi ci sono e anche molti professionisti, il problema sono le strutture, il problema è che siamo scoraggiati dalla rassegnazione generale che vive nel nostro paese e invece di armarci di buona volontà e sogni per portare avanti ottime idee progettuali, di cui gli italiani hanno sempre avuto fama, passiamo il tempo a criticare e criticare….e gli altri ci battono sul tempo. Volere è potere…e se riusciamo in un paese oggi triste come il nostro, saremo non bravi ma i migliori.

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