Il nuovo spot per Sky fatto dalla Nexus Productions ci porta in un nuovo mondo magico. Una particolare fabbrica dei sogni dove tutti i personaggi sono sono di fantasia … ma …ma … ancora ci troviamo ad attraversare lo specchio, ancora una nuova fabbrica, ancora un motivo che ormai sta diventando direi “troppo” presente nelle nostre pubblicità. Possibile che quando nasce qualcosa di “nuovo” da pubblicizzare si pensa che è talmente nuovo da dover addirittura inventare una fabbrica per fabbricarlo (perdonate il gioco di parole)?
Sicuramente è stato un grosso lavoro la realizzazione dello spot, ma dopo lo spot della Cocacola, dopo la fabbrica della Play Station (di parecchio precedente) direi che potremmo anche passare a qualcosa di diverso.
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ottobre 11th, 2007 at 13:59
Concetto vecchio ma ben realizzato
ottobre 11th, 2007 at 17:45
Diciamo che per l’Italia e’ sicuramente un progetto innovativo, ma chi e’ del mestiere e sopratutto chi fa ricerca si rendera’ conto che lo spot ha diversi punti critici. La parte della fabbrica ha un trattamento che va a cozzare con il magico mondo che c’è all’inizio, “ispirato” a coca cola, mi chiedo infatti cosa ci sia mappato sui cubi nella fabbrica, cosa c’è dentro agli schermi nella scenografia… Trovo anche che il personaggio con la lampada in testa non sia molto divertente e sia piuttosto un character poco studiato. La realizzazione e’ sufficiente. Si salva il design di alcuni elementi: la navicella e alcuni characters. In Italia fara’ sicuramente il suo discreto successo perche’ purtroppo nel nostro mercato solo pochi clienti si possono permettere di fare una produzione cosi’ ma alla base dei progetti non ci sono le idee e sopratutto non siamo abituati a vedere le cose belle. Forse sono andata un po’ giu’ dura ma forse e’ meglio se si inizia veramente a dare un’occhiata a chi le cose le fa davvero bene curando ogni dettaglio.
novembre 10th, 2007 at 11:40
Io esco pazzo per i cubi di vetro!
novembre 12th, 2007 at 17:24
cara polemicare
da come scrivi sembra che i fantomatici clienti, in italia, non aspettino altro che fare film da cannes, ma che non li fanno solo perché non hanno i soldi…
molti non possono permetterselo, è vero. ma non per i soldi. è perché non ne hanno le capacità mentali.
la povera realtà della pubblicità italiana ci mostra che nessuno fa questi film perché solo pochi hanno la capacità di presentarli e pochi la forza di venderli e pochissimi la voglia e la pazienza di difenderli presso un cliente che non vorrebbe altro che vedere belle fighe e gente “aspirazionale” (come mi sta in culo questa parola).
un ultima cosa: questo è un film che spiega un prodotto che si chiama “sky su misura”, di cui pochi possono sentire il bisogno. non un bel mondo di una bibita che nessuno deve capire, o che comunque si può chiedere con la stessa frequenza di quando ti viene sete.
per il resto, vivaddio, sei libera di pensarla come ti pare.
ma solo chi non fa, non sbaglia. e questo lo diceva paul arden e chissà a lui chi l’aveva detto…
bye